
17 Gen Coscienza ambientale
La presa di coscienza da parte degli enti internazionali, con il conseguente impatto etico sulla popolazione, sui grandi problemi ambientali quali il riscaldamento globale e l’impoverimento delle risorse del pianeta sta sempre più modificando la scelta e l’utilizzo dei materiali.
Anche il polistirene, materiale derivato del petrolio, ha avuto notevoli modifiche nei processi in questi ultimi anni. Va prima detto che il polistirene è un materiale composto nel 98% della sua struttura da aria, quindi con un peso specifico sicuramente ridotto rispetto ad altre tipologie di plastiche. Va anche detto pero, essendo un derivato del petrolio presenta comunque problematiche qualora non fosse smaltito a dovere e opportunamente riciclato.
Il polistirene espanso è sicuramente un materiale insostituibile sotto alcuni aspetti come imballaggio per generi alimentari, o la fabbricazione di prodotti per l’isolamento nel settore edile, indispensabile quindi nell’industria europea. Tuttavia per una maggiore coscienza ambientale gli enti del settore (compresa l’AIPE – associazione italiano polistirene espanso) si sono posti la domanda di come ovviare a certe problematiche di inquinamento e risparmio energetico.
Per valutare l’impatto ambientale di un materiale si deve esaminare tutto il ciclo vitale di quest’ultimo, dalla produzione della relativa materia prima, fino alla sua eliminazione completa dopo uso.
Questa tipologia di studio viene chiamato “ecobilancio” o analisi del ciclo di vita. La valutazione è in grado di offrire un quadro completo di tale ciclo e di trovare soluzioni appropriate per la gestione degli scarti.
Da quanto evinto, l’analisi sul polistirene espanso ha prodotto ottimi risultati, dimostrando che in termini di impatto ambientale può offrire numerosi vantaggi rispetto ad altri materiali similari.